Chi sono

Roberto Parisi, nato a Foggia il 31/3/1972 figlio di un professore di Matematica e di una professoressa di Fisica, si è da subito dedicato con passione al giornalismo attraverso tutte le sue forme espressive, anche quelle più innovative attraverso internet ed i social. Pro nipote del verista Giulio Ricci, nella sua famiglia compaiono nomi come Renzo Arbore e personaggi e personalità del mondo culturale, religioso e sociale di mezza Italia. Sposato con una figlia, ha iniziato all’età di 18 anni a collaborare con le prime testate giornalistiche locali approdando subito al quotidiano “Roma” redazione di Foggia, completando gli studi universitari (laureandosi in Giurisprudenza) mentre lavorava. Carta stampata, tv, radio, internet, non è mancato nulla nel percorso formativo e lavorativo. La vena giurista che ha attraversato gran parte della sua famiglia non lo ha pervaso, continuando a maturare un profilo giornalistico. Le sua capacità soprattutto organizzative e la maturità espressa sin dalle prime esperienze lo hanno portato alla guida di testate giornalistiche anche molto importanti e di esperienze su Rai Uno e sui canali Sky. Apprezzato comunicatore in ambito istituzionale, negli ultimi anni si è dedicato molto alla promozione del prodotto locale avviando un meccanismo virtuoso che ha permesso di dare una spinta all’economia locale dimostrando che la Capitanata ha grandi potenzialità in ambito agro-alimentare e turistico. Appassionato di storia e di storie è stato insignito dal Centro Studi Rodolfo Valentino come socio onorario per la biografia scritta. Tifoso del Foggia sin dai tempi della rinascita dalle serie C con Casillo ha raccontato pagine della storia rossonera. Nel 2023 ha toccato un tema delicato con ironia, quello della morte, con il libro “Sono morto il 29 febbraio”.

Siamo passati dall'epoca in cui si viveva a quella in cui si cerca di sopravvivere